Il Ministero della Salute richiama note patatine: “Rischio chimico”

Il Ministero della Salute ha pubblicato un nuovo richiamo: stavolta il motivo è il rischio chimico di alcune patatine in busta.

Un nuovo caso di incongruenza con la normativa alimentare arriva stavolta da un alimento spesso consumato dai grandi e dai bambini. Si tratta delle patatine in busta vendute al supermercato o nei punti vendita. Un marchio specifico è stato richiamato a causa di una non conformità con gli additivi dichiarati. Si tratta quindi di ‘rischio chimico’, poiché vi sono regole stringenti in materia.

In questo caso, l’additivo utilizzato per la conservazione di questo prodotto non segue le regole prestabilite. Pertanto, comporta un vero e proprio rischio di natura chimica. Gli additivi alimentari sono sostanze aggiunte ai cibi durante la loro produzione, conservazione e commercializzazione per svolgere diverse funzioni, come colorare, dolcificare o conservare i prodotti.

Il Regolamento (CE) n. 1333/2008 definisce gli additivi alimentari come sostanze non consumate come cibo in sé, ma aggiunte intenzionalmente ai cibi per scopi tecnologici durante varie fasi del processo alimentare. Questi additivi, però, devono essere elencati negli ingredienti dei cibi e le etichette devono indicare la loro funzione specifica, ad esempio ‘colorante: curcumina’.

Prodotti come patatine e snack ne hanno una maggiore necessità, ma ciò non toglie che devono seguire le normative vigenti, poiché non tutti sono ammissibili per legge a causa dei possibili rischi per la salute.

Le patatine richiamate dal Ministero della Salute

Il 22 marzo 2024 è stato pubblicato un nuovo richiamo sul sito ufficiale del Ministero della Salute. Come già accennato, la causa è il rischio chimico dovuto alla presenza di un additivo chimico non ammesso. Le patatine in questione sono le Ph Chips J&J Nova Country Cheddar con il formato 50×78 grammi. In questo caso non vi è un lotto specifico, ma tutte le buste in commercio. Il produttore è Universal Robina Corporation e la sede di stabilimento è nelle Filippine.

Nel caso in cui sia stato acquistato il prodotto, è sconsigliato il consumo, ma viene suggerito di riportare la busta presso il punto vendita interessato. Non è stato specificato l’additivo in questione, ma è bene sapere che alcuni additivi alimentari possono causare intolleranze o reazioni allergiche in alcune persone, mentre altri sono stati associati al rischio di sviluppare condizioni cancerogene.

Proprio per questo motivo, molte autorità regolatorie stabiliscono limiti sulle dosi consentite di questi componenti chimici negli alimenti. Tuttavia, vista la poca informazione su tale additivo, non dovrebbero esserci rischi significativi per la salute in caso di ingestione.